Medì: "I corridoi umanitari e l'accoglienza alternativi ai naufragi delle persone e della storia"

Le testimonianze di Maria Quinto, Darya Majidi e Vito Fiorino al convegno internazionale di Sant'Egidio a Livorno

Data :

5 maggio 2025

Medì: "I corridoi umanitari e l'accoglienza alternativi ai naufragi delle persone e della storia"
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Descrizione

COMUNICATO A CURA DELLA COMUNITA'DI SANT'EGIDIO

Medì: "I corridoi umanitari e l'accoglienza alternativi ai naufragi delle persone e della storia"
Le testimonianze di Maria Quinto, Darya Majidi e Vito Fiorino al convegno internazionale di Sant'Egidio a Livorno
Giani: "I 20 mila ucraini che abbiamo accolto in Toscana sono per noi una grande ricchezza. Le piccole comunità e non solo rivivono grazie agli immigrati"

Livorno, 5 maggio 2025 - Da 9 anni, Maria Quinto, insegnante, responsabile dei servizi per i migranti promossi dalla Comunità di Sant'Egidio, vive tra Roma e Beirut per sostenere il progetto dei corridoi umanitari, percorsi legali e sicuri con cui i profughi  vengono registrati e fanno ingresso nei Paesi d'accoglienza (Italia, Francia, Belgio e Andorra) senza affidarsi agli scafisti e pericolosi viaggi che possono finire in un naufragio. Quinto ha raccontato a Medì,  a Livorno, dove la Comunità di Sant'Egidio ha raccolto i rappresentanti delle Città del Mediterraneo, a un'affollata platea con tanti studenti venuti al Teatro Goldoni, l'intricata e sofferente situazione del Libano e della Siria, paesi confinanti, lancinati dagli effetti dei conflitti, che determina spostamenti di tanta parte della popolazione. Molti siriani sono rifugiati nei campi profughi del Libano, ma paradossalmente, proprio quando diventava necessaria la tutela dopo gli ultimi e recenti rivolgimenti a Damasco, i Paesi europei hanno sospeso i percorsi di riconoscimento dei profughi, con un "tempismo" che fa pensare. Eppure, Maria Quinto, "beiruttina" di adozione, ha potuto in questi anni con Sant'Egidio e grazie ai protocolli con gli Stati e la collaborazione di parrocchie, imprese, realtà associative, salvare letteralmente 9 mila persone, ora inserite nelle città europee e tra di esse Firenze, Pisa e Livorno. 
Toccante la testimonianza di Vito Fiorino, da imprenditore di successo a Milano ad artigiano per passione a Lampedusa, dove il 3 ottobre 2013 ha soccorso i migranti che fecero naufragio a pochi dalle coste dell'isola, salvando con i suoi amici 47 persone da una delle più terribili tragedie del mare. Lo ha fatto con una barca che aveva comprato usata, che portava la scritta 'Nuova speranza' e che aveva rimesso a posto.  Da allora l'impegno per la giustizia e per la vita dei migranti è diventata una missione.
A Medì ha portato il suo saluto sabato il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani: "Dobbiamo costruire un integrazione europea che consenta al vecchio continente di avere la sua voce e parlare in modo autorevole a questo mondo e, anche in questa prospettiva, l'orizzonte del Mediterraneo è fondamentale. Condivido il lavoro che porta avanti Sant'Egidio. L'accoglienza ci dà futuro. Nelle piccole comunità della nostra regione fa rinascere paesi e lavori necessari, come quelli legati al controllo delle fragilità del territorio. L'accoglienza è motore della crescita della civiltà. Penso ai 20 mila ucraini che abbiamo accolto in Toscana, alla ricchezza che essi sono per noi".
Daria Majidi è "livornese", ma è nata e cresciuta a Teheran, da padre musulmano e da madre cattolica: "Le guerre economiche - avverte con realismo - sono camuffate da guerre di religione". Da Majidi un invito ai giovani a fare crescere le proprie competenze e a non trascurare le possibilità offerte dall'hi tech e dall'IA anche in ordine alla promozione per i diritti umani. Per lei che è stata un'informatica, assessora all'innovazione del Comune di Livorno, vice presidente della sezione locale di Confindustria,  si possono usare le tecnologie come voci di libertà e volano di potere delle donne per la libertà, contro matrimoni precoci, infibulazione, discriminazioni sul lavoro. Si può crescere studiando e, specializzandosi, frenare la migrazione dei giovani che, insieme alla natalità zero, impoverisce l'Italia che al tempo stesso ha bisogno, con percorsi intelligenti, di immigrati.

Ultimo aggiornamento: 5 maggio 2025, 12:43

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