Livorno, 17 febbraio 2025 – “Adolescenza: età dell'eccesso tra evasione e limiti. Una sfida educativa” è il titolo dell’evento formativo curato dall'ufficio Sistema Integrato Infanzia 0/6 in collaborazione con il Cred in programma venerdì 21 febbraio alle ore 16 al Teatro 4 Mori. 

Condotto da Pier Giorgio Curti, psicoanalista, in dialogo con Laura Pigozzi, psicoanalista e psicologa clinica, l’appuntamento, aperto alla cittadinanza e al personale educativo e insegnante 0-18 anni, è inserito all'interno del programma di incontri, eventi e attività “Orizzonti Educativi: la città come laboratorio di pedagogia”.

L'adolescenza è il luogo delle trasformazioni, dell’instabilità, delle tensioni tra conformismo e ribellione, che riflette i tratti distintivi della società contemporanea. Nella fluidità delle identità adolescenziali si rispecchiano le incertezze del moderno: un’epoca che promette infinite possibilità, ma lascia il soggetto sospeso tra ansia e desiderio, tra autonomia e dipendenza. Guardare l’adolescenza significa guardare il moderno in uno specchio, con tutte le sue contraddizioni, le sue ambizioni e le sue fragilità.

È in questo contesto che si muoverà Laura Pigozzi psicoanalista nota per il suo approccio innovativo alle problematiche infantili e giovanili, in particolare per il suo saggio L'età dello sballo. Giovani, droghe, psicofarmaci, tra conformismo e dipendenza nel quale affronta le dinamiche che sottendono l’adolescenza e il rapporto con le evasioni e le dipendenze, intrecciando teorie classiche della psicoanalisi con scoperte neuroscientifiche e approcci contemporanei.

Pigozzi riprende le basi psicoanalitiche, secondo cui l'adolescenza è una fase di riorganizzazione psichica e simbolica. È un periodo in cui il soggetto si confronta con la perdita dell'infanzia e con la necessità di costruire un'identità autonoma. Le dipendenze, in questa fase, rappresentano spesso una forma di rifugio o di difesa dall’angoscia legata a questa trasformazione.

È da questa prospettiva che Pigozzi propone un’interessante lettura culturale dell'adolescenza e dei modelli educativi che già dalla prima infanzia (in particolare nei primi 3 anni di vita) influenzano e determinano la costruzione identitaria, sostenendo che, oltre alla dimensione individuale, esse hanno sempre una componente anche collettiva.

Pigozzi tratterà anche il tema del “plusmaterno”, dell'impatto dell'eccessivo accudimento che si ripercuote sulla volontà del figlio e lo passivizza; del ruolo delle educatrici ed insegnanti e delle comunità educative nell'accompagnamento ad una scoperta sana del rischio e della propria indipendenza.
Le relazioni sicure, autentiche e non giudicanti, sono il principale strumento per aiutare bambini, bambine e adolescenti a sviluppare resilienza e a fronteggiare le difficoltà senza ricorrere a soluzioni autodistruttive o di evasione.

L’iniziativa del 21 febbraio si presenta come evento di rilevanza nazionale, promosso e cofinanziato con Risorse dell’Unione Europea e della Regione Toscana orientate alla promozione della qualità del sistema integrato 0/6 anni (PR Toscana FSE+2021/2027) e volte alla diffusione di modelli pedagogico-educativi e di cura che ricadono favorevolmente anche nello sviluppo e nella crescita dei ragazzi e ragazze in età successive (Risorse PEZ Infanzia e Scolare Regione Toscana 2024/2025).

“Orizzonti Educativi: la città come laboratorio di pedagogia” è un programma, organizzato, promosso dall'Amministrazione Comunale, e curato dal settore Istruzione, Giovani e Partecipazione che nasce dalla collaborazione tra Comune di Livorno, Enti e Associazioni territoriali, con lo scopo di stimolare la condivisione di valori educativi e pedagogici nel territorio di Livorno.
L'Amministrazione, al fine di garantire un approccio sistemico nei confronti della comunità, si propone di sostenere anche tutte le famiglie nel loro compito educativo, in questo caso cercando di affrontare alcuni fondamentali temi legati allo sviluppo dall'infanzia all’adolescenza.