Livorno, 14 febbraio 2025 – Sarà Luciano Virgili, il “Claudio Villa d’Ardenza” il personaggio al centro della nuova conferenza di Marco Rossi, lunedì 17 febbraio alle ore 16,30 nella Sala Conferenze del Museo di città ai Bottini dell'Olio. Rossi ne ripercorrerà la carriera facendo anche riascoltare la voce nella riproduzione di decine di brani da diverse canzoni delle sue incisioni

Scrive lo stesso conferenziere:

“Dal Madison Square Garden di New York a Pièdigrotta, l'autista di piazza e scaricatore di porto scoperto dal tenore Galliano Masini mise paura anche a Tajoli, Latilla e Togliani col reuccio Claudio Villa a stimarlo sino a porgergli di persona l'estremo saluto in ospedale.

Dal disco d'oro del 1956 per il milione di dischi venduti in America sotto la stessa etichetta di Elvis Presley, acclamato come il "Bing Crosby italiano" anche da Perry Como e dallo stesso tenore Del Monaco, amico di Duke Ellington, a Chicago fece riacquistare la memoria ad un reduce della prima guerra mondiale col suo Terra Straniera.

Terzo a Sanremo, primo a Fuorigrotta e Saint Vincent, più volte a Canzonissima, fra il 1958 ed il 1965 incise più di 200 dischi grazie ad una vocalità duttile come creta che gli permetteva di reinterpretare accompagnato da grandi orchestre sinfoniche con forte espressione i classici della canzone italiana come Giamaica e Granada.

Ritiratosi a Montecatini ove aveva esordito al Gambrinus il cui ingresso mostra una borchia commemorativa in suo onore, non sopportava i turisti che entravano in ciabatte e pantaloni corti al Tettuccio ove lui, di famiglia umile, non si sarebbe mai permesso di andare senza giacca e cravatta e, labronico sino alla fine, il figlio lo ricorda non lesinar, a chi lo faceva infuriare, belle torte diacce in ghigna”.

Marco Rossi, uno dei primi informatici d’Italia ed una lunga carriera manageriale in giro per il mondo. Scrittore e divulgatore, Rossi trova anche il tempo per collaborazioni giornalistiche su personaggi che hanno lasciato un segno nella storia di Livorno.

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