Descrizione
Non si può comprendere la rilevanza strategica e strutturale del Mercato Centrale se non la si inquadra nel contesto dello sviluppo della città di Livorno che, a seguito dell’assunzione del titolo di Porto Franco (11 marzo 1675), porta la città ad assumere un ruolo molto importante nel Mediterraneo nell’ambito commerciale.
I canali che si diramano dal porto divengono il cuore intorno al quale cresce la città con l’affaccio diretto delle abitazioni e dei magazzini.
Il Mercato Centrale, anch’esso collegato e raggiungibile dalla via d’acqua con un proprio accesso diretto, è una perla dell’architettura di fine ottocento, vitale centro di attività commerciali e meta, da qualche tempo, di visitatori e turisti.
Il Mercato delle Vettovaglie fu realizzato nel 1894 seguendo il modello delle vecchie Halles parigine ed è, come dimensioni, la seconda struttura mercatale in Europa.
Modalità d'accesso
Gli accessi da via del Cardinale, via Del Testa e Scali Saffi sono privi di barriere architettoniche.
Indirizzo
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Ulteriori Informazioni
Cenni storici
I primi anni dell’Italia Unita videro anche a Livorno la realizzazione di grandi progetti urbanistici, che inaugurarono un nuovo modo di gestire la città attraverso la pianificazione e il controllo dei principali servizi necessari alla vita urbana.
A partire dal 1868 l’allora Sindaco Niccolò Costella dotò Livorno dei servizi fondamentali e delle attrezzature essenziali per il mantenimento e la conquista del rango di città, che mancava di impianti pubblici adeguati alla sua importanza di strategico porto commerciale e meta turistica della Mittel Europa di allora (è di quegli anni, tra l’altro, la nascita dei primi stabilimenti balneari, dei numerosi teatri e di luoghi ricreativi quali il Teatro Goldoni e le Terme del Corallo).
In questo periodo di innovazione e di sviluppo si avvertì, in modo sempre più crescente, la necessità di un mercato più funzionale, riparato dai venti, dalla pioggia, dalla luce diretta e dal calore del sole: fino alla prima metà dell’Ottocento infatti a Livorno come in altre città italiane ed europee, i mercati si tenevano ancora all’aperto o sotto insufficienti coperture, spesso in luoghi per niente igienici.
Dopo quattro anni di lavoro ed un costo di circa un milione di ‘vecchie lire’ (cifra notevole per quei tempi), il 1° Marzo 1894 venne aperto al pubblico un nuovo edificio comodo e grandioso: il nuovo mercato coperto costruito su progetto di Angiolo Badaloni allora architetto capo del Comune di Livorno, ubicato lungo il fosso circondario prossimo alla via Buontalenti, in una posizione che offriva le migliori condizioni in quanto, senza cambiare le abitudini della popolazione, il nuovo edificio si presentava isolato, ma con accessi facili tanto alla vecchia che alla nuova città.
A lavori ultimati il Mercato delle Vettovaglie risulta composto da un grande salone centrale e da due più piccoli tutti collegati da due grandi gallerie con volte a botte e cassettoni in stile neoclassico. Dei due saloni più piccoli è quello detto delle Gabbrigiane dalle contadine del Gabbro che all’alba giungevano numerosissime al mercato per vendere le proprie mercanzie (polli, uova, conigli e erbe aromatiche).
La decorazione della facciata è costituita da grandi finestoni ad arco che alleggeriscono le cortine murarie come nelle scuole Benci situate di fronte sugli Scali Olandesi, anch’esse sorte su progetto di Badaloni; le finestre sono separate da pilastri e da tre corpi sporgenti uno dei quali racchiude l’ingresso principale ornato con quattro colonne di derivazione neoclassica.
Un cornicione con mensole corona tutta la parte bassa dell’edificio e ne lega le varie parti in un insieme unico, mentre sotto al piano del pavimento esistono le cantine alle quali si accede da due ingressi e due porte laterali per uso dei carri, oltre ad un grande cancello (scalandrone) in corrispondenza del canale navigabile.
La copertura dell’intero edificio, parte che ha presentato maggiori difficoltà per l’altezza alla quale doveva essere collocata, venne risolta dai fratelli Gambaro che, sull’esempio del palazzo delle Macchine dell’ultima Esposizione di Parigi crearono una grandiosa e per quei tempi modernissima tettoia sorretta da cavalletti in ferro ricorrenti sopra i pilastri situati tra i finestroni.
Presso il Museo Civico G. Fattori è conservato il dipinto di Ulvi Liegi ‘Il Mercato centrale’ realizzato nel 1924 che ne ritrae la forza commerciale e artistica.
La struttura commerciale
Piantina banchi Mercato Vettovaglie
Il Mercato delle Vettovaglie, a seguito della costruzione progettata e realizzata da Angelo Badaloni nel 1894, è stato oggetto di un recente importante intervento dell’Amministrazione Comunale di Livorno che, nel pieno rispetto delle caratteristiche decorative ed architettoniche della struttura originale, ha permesso l’adeguamento dei locali alla recente normativa per mantenerlo nella sua versione originale e nello stesso tempo idoneo ad ospitare un moderno centro commerciale consentendone una maggiore funzionalità per gli operatori e per i cittadini.
Il Mercato si presenta con un grande salone centrale, con un ingresso principale sugli Scali Aurelio Saffi e quattro ingressi laterali, è lungo 95 metri, largo 26 metri e alto circa 35 metri.
Dei due saloni più piccoli, quello detto delle Gabbrigiane è lungo 41 metri, largo 11,5 metri e alto 15 metri.
L’altro salone adibito alla vendita del pesce è gemello a quello delle Gabbrigiane, ma è più lungo di quattro metri.
Per tutta la lunghezza del Mercato sono posizionate le botteghe con sopra i magazzini, mentre sotto il piano del pavimento esistono 92 cantine alle quali si accede da due ingressi con scala, due porte laterali per uso dei carri trasportatori e un grosso cancello per l’accesso con il battello per la via d’acqua dal canale prospiciente.
L’idea portata avanti dall’Amministrazione Comunale ha previsto e continua a lavorare per favorirne la presenza, oltre agli esercizi di attività di tipo alimentare tradizionale la nascita di botteghe artigiane, luoghi di intrattenimento, spazi per l’animazione; un luogo di aggregazione al coperto fruibile per tutto l’anno e di forte attrazione per i cittadini e per i turisti italiani e stranieri. La vasta struttura ottocentesca offre spazi al primo e al secondo piano, dove sono ospitati gli uffici della Direzione Comunale del Mercato Centrale e anche nei sotterranei. Attualmente si può accedere, in parte, anche dai sotterranei con i visitatori e i turisti che vi arrivano anche in battello, entrando dall’apertura lungo i Fossi Medicei, con percorsi inediti tutti da scoprire.
Normativa comunale
Regolamento del Mercato Centrale di Livorno (approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 226/2022)
Disciplinare per l'uso degli spazi del Mercato Centrale (approvato con deliberazione di Giunta comunale n. 681/2023)
Ultimo aggiornamento: 18 febbraio 2025, 11:48