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La firma del "Patto blu dei due mari" a Ecomondo: un modello di cooperazione costiera per la transizione ecologica italiana

Tra i comuni di Livorno e Rimini

Data :

5 novembre 2025

La firma del "Patto blu dei due mari" a Ecomondo: un modello di cooperazione costiera per la transizione ecologica italiana
Municipium

Descrizione

Rimini, 5 novembre – Presso l'Ocean Arena di Ecomondo, i Comuni di Livorno e Rimini hanno ufficialmente sottoscritto il Protocollo d'Intesa "Patto Blu dei Due Mari". L'alleanza strategica, lanciata nel cuore della principale fiera internazionale per la transizione ecologica, mira a istituire un modello di governance costiera replicabile, incentrato sulla tutela del mare, della risorsa idrica, e sullo sviluppo di una blue economy circolare.
Il Patto, che unisce idealmente Tirreno e Adriatico, è stato firmato dal Sindaco di Livorno, Luca Salvetti, e dall’Assessora all’Ambiente del Comune di Rimini, Anna Montini, in delega al Sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad.
Ha introdotto la tavola rotonda Anna Montini, Assessora all’Ambiente del Comune di Rimini: "È importante sottoscrivere questo patto per mettere in comune strategie di lotta ai cambiamenti climatici. Rimini ha investito moltissimo nell’ammodernamento della città e del suo sistema idrico e fognario per dare maggiore sicurezza alla città e proteggere il mare dall’inquinamento. Un grazie va al sindaco di Livorno per la proposta di collaborazione che si concretizza in questo accordo. Siamo molto desiderosi di conoscere la Biennale del mare puntando a creare un’alternanza tra questa e un’edizione riminese."
Ha affermato il Sindaco di Livorno Luca Salvetti: "Rimini e Livorno sono due città che si sono interrogate ed hanno scommesso su qualcosa di nuovo. Di qui la ricerca di contatti, connessioni e buone pratiche che entrambe hanno portato avanti per l’utilità del proprio territorio. È quindi molto bello per noi stringere un patto come questo, così come sono molto soddisfatto per la presenza qui su questo palco di rappresentanti delle due Regioni Toscana ed Emilia-Romagna e delle società che con professionalità e lungimiranza stanno operando sui propri territori."
Silvia Viviani, Assessora all’Ambiente e Urbanistica del Comune di Livorno, ha illustrato i Contenuti del Protocollo: "Al cuore del patto ci sono cinque grandi campi che saranno settori di lavoro, di scambio di buone pratiche e di produzione di soluzioni utili replicabili. Al centro c'è ovviamente la tutela della risorsa idrica, l'acqua dolce e l'acqua salata, che dobbiamo saper difendere e usare al meglio. C’è poi lo sviluppo della blue economy e dell'economia circolare con la pianificazione di programmi e progetti che ci aiutino a vivere in modalità antifragile: accettare il rischio e farlo diventare una componente dei nuovi progetti. Altro campo d’azione è quello della formazione, della ricerca, della trasmissione e incremento del sapere che a sua volta supporta la crescita delle competenze tecniche, politiche e civiche."
Stefano Taddia, Presidente di ASA Spa Livorno, è intervenuto sulla visione operativa: "La situazione in cui ci troviamo per i cambiamenti climatici ci impone di andare nella direzione di questo protocollo. ASA è stata uno dei principali attori della Biennale e credo che abbia avuto il pregio di mettere insieme in modo innovativo mare e acqua in tutte le sue forme. Per quanto riguarda il nostro rapporto col mare, il prossimo anno inaugureremo all’Isola d’Elba il più grande dissalatore d’Italia: un apporto fattivo nella direzione necessaria all’adeguamento ai cambiamenti climatici".
Il Patto prevede la condivisione di buone pratiche tra i gestori idrici (ASA Livorno, Hera spa e Gestori Toscani coordinati da Cispel Toscana) e l'integrazione delle iniziative culturali e scientifiche di "Blu Livorno" e la futura "Blu Rimini" in un unico calendario.
Gli altri relatori hanno sottolineato l'importanza della rete:
· Mauro delle Fratte, Exhibition Manager di Ecomondo, ha evidenziato come il Patto risponda all'obiettivo della fiera di facilitare connessioni tra amministrazioni, aziende, accademia e ricerca.
· I rappresentanti delle Regioni Emilia-Romagna (Roberto Montanari) e Toscana (Marco Masi) hanno espresso assoluto favore per l'iniziativa. Hanno concordato sulla necessità di fare rete per affrontare le "ferite" del cambiamento climatico, tutelare le coste, e sviluppare sostenibilmente la gestione idrica, citando temi come il riuso dell'acqua, il rapporto fiumi-costa e l'ingressione salina. La Toscana ha inoltre menzionato il supporto a start-up, ad esempio per il monitoraggio ambientale con l'IA.
· Nicola Perini, Presidente di Confservizi Cispel Toscana, ha rimarcato che le aziende hanno il dovere di essere al fianco di queste iniziative per la tenuta sociale di fronte agli effetti del cambiamento climatico, definendo il protocollo e la storia di Rimini un modello da seguire. Ha infine evidenziato come l'inclusione di metodi condivisi e partecipati nel protocollo sia un elemento di forza.
La tavola rotonda che ha preceduto la firma è stata coordinata da Barbara La Comba (co-ideatrice de La Biennale del mare). A sostegno di una visione che vede l’impegno congiunto tra istituzioni, utilities e tessuto economico-culturale, erano inoltre presenti in sala Claudio Capuano - Direzione controllo interno dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Francesco Filippi - Presidente Consorzio di Bonifica Toscana Costa, Riccardo Breda - Presidente della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, Eugenio Fiore - Confindustria Toscana Centro Costa, Leonardo Bandinelli – Direttore di Confindustria Firenze, Andrea Pardini – Coordinatore Area amministrazione Teatro Goldoni, Alice Malotti – Referente Acquario di Livorno. 

Ultimo aggiornamento: 5 novembre 2025, 15:25

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