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Presentato in Comune il Protocollo d'intesa tra la Direzione della Casa Circondariale di Livorno-Gorgona ed il Garante dei diritti delle persone private della libertà del Comune di Livorno 

Otto gli articoli che compongono il protocollo

Data :

9 settembre 2025

Presentato in Comune il Protocollo d'intesa tra la Direzione della Casa Circondariale di Livorno-Gorgona ed il Garante dei diritti delle persone private della libertà del Comune di Livorno 
Municipium

Descrizione

 

 

Livorno, 9 settembre 2025 – Presentato questa mattina a Palazzo Comunale il protocollo d'intesa tra la Direzione della Casa Circondariale di Livorno-Gorgona ed il Garante dei diritti delle persone private della libertà del Comune di Livorno. Le finalità del protocollo, della durata di due anni, sono di realizzare la più ampia collaborazione rivolta alla tutela dei diritti dei detenuti e al miglioramento degli standard di qualità della vita e il rispetto della legalità nell'istituto penitenziario con l'obiettivo del reinserimento sociale dei detenuti condannati. 

Presenti alla conferenza stampa il sindaco Luca Salvetti, il direttore della Casa Circondariale Giuseppe Renna, il Garante Marco Solimano. 

Gli articoli che compongono il protocollo sono otto e riguardano: l'accesso del Garante e dei suoi collaboratori all'istituto, l'attività all'interno dell'istituto penitenziario, le azioni del Garante, le azioni della Direzione dell'Istituto, le azioni congiunte, le verifiche, il trattamento dei dati e la validità. 

“In questi anni – ha affermato il Sindaco -  il Comune ha svolto un duplice ruolo: quello di attenzione costante sulle questioni che riguardano la casa circondariale e contemporaneamente un richiamo a chi è impegnato a livello regionale e nazionale nel migliorare le condizioni dei detenuti e delle persone private della libertà. Il nostro è stato un richiamo ad un impegno più stringente e incisivo verso la casa circondariale di Livorno-Gorgona. La recente visita del sottosegretario ha evidenziato alcuni aspetti del mondo carcerario ed ha offerto  garanzie. Ed il protocollo specifica ed elenca una dopo l'altra la necessità che abbiamo di poter monitorare, di poter essere presenti, di poter continuare a fare grande attenzione alle tematiche che riguardano il carcere. È una sorta di apripista questo protocollo di intesa ed è proprio per questo che ci teniamo e lo firmiamo con grande orgoglio”. 

 

“Questo protocollo d'intesa e di indirizzo  con la direzione del carcere di Livorno – ha aggiunto il Garante -  trova una sua ispirazione in un precedente protocollo firmato qualche anno addietro da tutti i garanti delle città toscane che ospitano sul proprio territorio un carcere, dal Procuratore Generale e dal Garante Regionale. Negli ultimi tempi soprattutto confrontandoci insieme, con le enormi criticità che vivono le carceri italiane, in maniera particolare il carcere di Livorno, abbiamo sostanziato questo protocollo con un'intesa diretta tra il Garante del Comune di Livorno e la direzione del carcere. Ovviamente non nasce a caso, nasce sull'onda di una collaborazione, di una sinergia, di un rapporto fiduciario che è stato stabilito fra la direzione e la città e fortifica questo rapporto.  Il protocollo dà ampie e ulteriori possibilità di verifica e di controllo al Garante Comunale e sostanzialmente va a definire un patto di azioni, un patto d'intenti con la direzione finalizzato a  rendere più umane e rispettose dei diritti le carceri livornesi. Siamo di fronte a un momento delicatissimo che coincide con la prossima riapertura di uno dei padiglioni del carcere per cui cambierà lo scenario della Casa Circondariale di Livorno. Vogliamo che la pena abbia un senso, ovvero di far ritrovare la cittadinanza e possibilità diverse alle persone recluse, puntando su progetti di inclusione sociale e di reinserimento socio-lavorativo”. 


“Mi complimento per il protocollo – ha dichiarato il Direttore del carcere -  risultato di una grande attenzione che ho riscontrato sia da parte dell'Amministrazione, che della città stessa nei confronti della realtà carceraria.
Con la consegna/apertura  dei nuovi padiglioni quella di Livorno tornerà ad essere una importante realtà carceraria. Conto che si possa inaugurare i primi mesi dell'anno prossimo il primo padiglione. 
Se non avessi avuto il supporto costante del Comune e del Garante certi risultati non sarebbero stati raggiunti. Non ho mai sentito da parte loro proteste, ma soprattutto proposte costruttive. L'apertura dei due padiglioni è l'unico strumento per superare le difficoltà strutturali del carcere di Livorno”. 

In allegato il protocollo d'intesa

Ultimo aggiornamento: 9 settembre 2025, 17:42

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