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L’Amministrazione comunale di Livorno aderisce all’appello “Un’assemblea in ogni città, in ogni teatro”

Appuntamento con artisti e lavoratori dello spettacolo lunedì 7 luglio alle ore 17 in Sala Giunta

Data :

4 luglio 2025

L’Amministrazione comunale di Livorno aderisce all’appello “Un’assemblea in ogni città, in ogni teatro”
Municipium

Descrizione

Livorno, 4 luglio 2025 – L’Amministrazione comunale di Livorno aderisce all’iniziativa “Un’assemblea in ogni città, in ogni teatro” lanciata per lunedì 7 luglio dall’Assemblea delle Lavoratrici e dei Lavoratori dello Spettacolo contro le politiche culturali dell’attuale Governo, e in particolare contro le scelte del Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo appena rese note dal Ministero della Cultura. Si tratta dei fondi assegnati su base triennale agli organismi di produzione (compagnie, centri di produzione, festival e teatri regionali e nazionali).
“Chiediamo a sindaci e direttori di teatro - dicono gli organizzatori – di mettere a disposizione sale e palchi affinché artisti, curatori, maestranze possano ritrovarsi in assemblea il 7 luglio, alle ore 17, in coordinamento con le altre città italiane”.

“Aderiamo all’appello – dichiarano il sindaco Luca Salvetti e l’assessora alla cultura Angela Rafanelli – mettendo a disposizione la Sala Giunta del Comune, dove invitiamo artisti, operatrici e operatori del mondo dello spettacolo a essere presenti, lunedì 7 luglio alle ore 17, per condividere tutti insieme questo momento di lotta, anche in collegamento online con le altre realtà nazionali”. 

“Il quadro che emerge – spiegano ancora gli organizzatori - è drammatico in tutti i settori, teatro, danza e multidisciplinare. Viene colpito in maniera sistematica e precisa tutto quel mondo produttivo che fino ad oggi ha puntato sull’innovazione dei linguaggi, sulla ricerca, sul contemporaneo, azzerandolo per sostituirlo con realtà commerciali, filogovernative e rinforzando tutto ciò che è repertorio e classico. 
Questo ha conseguenze non solo sulla rappresentazione del mondo che si offre al pubblico, ma soprattutto sulle vite delle lavoratrici e dei lavoratori, sui posti di lavoro, sull’intero comparto. 
Tutto questo avviene nonostante si siano dimessi dalle commissioni proprio i rappresentanti degli enti locali, in disaccordo con le scelte del governo. Chiediamo a direttori di teatro e sindaci un segno tangibile della volontà di sostenere questa mobilitazione”.

Ultimo aggiornamento: 4 luglio 2025, 15:29

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