Descrizione
Livorno, 14 febbraio 2025 – È in programma per domenica 16 febbraio, alle ore 11 a Villa Corridi, la liberazione di alcuni rapaci che sono stati curati dal Centro di Recupero Uccelli Marini e Acquatici (CRUMA) della LIPU di Livorno.
Sarà un’occasione speciale per condividere con la cittadinanza il ritorno in natura degli esemplari salvati. A rappresentare l’Amministrazione comunale sarà la vicesindaca Libera Camici. Parteciperà all'evento anche la garante degli animali del Comune di Livorno Elisa Amato.
Il CRUMA informa la cittadinanza che per chi vuole fare volontariato in questo ambito, il 23 febbraio partirà un nuovo corso di formazione articolato in tre lezioni, un'opportunità aperta a tutti per avvicinarsi al mondo del recupero e della cura della fauna selvatica (per informazioni e iscrizioni consulta la pagina del volontariato sul sito della Lipu).
Nel 2024 il Centro - uno dei nove della Lipu in Italia - ha operato grazie all’impegno di oltre 130 volontari, che hanno dedicato complessivamente più di 24mila ore di attività, sotto la direzione sanitaria del dott. Renato Ceccherelli e la guida del responsabile del centro Nicola Maggi. A supporto del lavoro quotidiano, anche cinque consulenti veterinari e una consulente specializzata nella gestione degli animali.
Le operazioni di soccorso e recupero hanno portato a percorrere quasi 50mila km e garantito interventi tempestivi in tutta l’area di competenza. I territori convenzionati comprendono una trentina di comuni delle province di Pisa e Livorno (isole incluse), ma gli animali in difficoltà sono stati conferiti da molte parti della Toscana e in qualche caso anche da fuori regione.
La partecipazione dei cittadini è fondamentale: quasi la metà degli animali recuperati proviene da segnalazioni e consegne effettuate da privati. A questo si affianca il lavoro dei volontari e dei gruppi di soccorso Lipu, nonché la collaborazione con le Forze dell’Ordine e il numero di emergenza 112.
La maggior parte dei 5.591 esemplari presi in cura nel 2024 sono uccelli appartenenti a 121 specie, quasi tutte protette o particolarmente protette, se non classificate come minacciate a livello continentale o globale. Tra queste Albanella minore, Averla piccola, Barbagianni, Berta maggiore, Cicogna, Fenicottero, Grifone, Gufo di palude, Marangone dal ciuffo, Mignattaio, Re di quaglie e Stercorario mezzano. Tra i mammiferi ricoverati, si contano 530 individui di 23 specie, tra cui sette specie di pipistrelli e un esemplare di lupo.
L’età degli animali incide molto sulle cause di ricovero: la metà degli esemplari recuperati erano cuccioli o pulli (giovani non ancora autonomi). I mesi più critici sono giugno e luglio (primo volo o svezzamento). Le principali cause di recupero sono l’uscita prematura dal nido o dalla tana, seguita dai traumi da impatto (ad esempio con veicoli, vetri o cavi), debilitazione o predazione. Nel complesso, il ritorno in natura è già stato possibile per il 62% degli animali ricoverati nel 2024.
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Ultimo aggiornamento: 17 febbraio 2025, 09:45